Presentazione DheaSport

L'associazione polisportiva dilettantistica DheaSport nasce nel 2006 svolgendo attività sportive sul vasto territorio Flegreo.
Una delle caratteristiche su cui si basa il modello DheSport è il lavoro svolto quotidianamente da istruttori specializzati per l'integrazione di ragazzi diversamente abili avvicinandoli al mondo dello sport quali,il nuoto,calcio a 5,atletica leggera,sia a livello promozionale che a livello agonistico,contando attualmente un numero di circa 30 allievi.
La DheaSport è regolarmente affiliata alla F.I.S.D.I.R.(Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale) e alla F.I.N.P.(Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) grazie alle quali partecipa annualmente a manifestazioni di carattere regionale,nazionale ed internazionale.
Infine abbiamo un gruppo di atleti di nuoto non vedenti di età compresa tra i 10 e 13 anni .

domenica 18 settembre 2011

Dolore al ginocchio in giovani pallavoliste: una visione “complementare” e multifattoriale

In questo articolo si evidenzia il ruolo del legamento crociato anteriore e della debolezza del quadricipite nelle algie patello-femorali in giovani pallavoliste, e nuove strategie di prevenzione e trattamento.
Non verrà volutamente trattata la biomeccanica articolare del ginocchio, esaurientemente spiegata in altri articoli.
By-passando la descrizione dettagliata del gioco della pallavolo, è a tutti noto come la componente principale di tale disciplina sia il salto.
Il più delle volte, sia in partita che nell’allenamento, il movimento che accompagna il salto è di tipo esplosivo.
In allenamento i sistemi maggiormente utilizzati risultano essere:
Squat Jump (SJ)
Counter Mouvement Jump (CMJ)
Drop Jump (DJ)
½ Squat
¼ Squat
Pliometria
con carichi variabili a seconda dell’esercizio effettuato.
Ovviamente tali esercizi andrebbero adattati alla biomeccanica soggettiva dell’atleta, altrimenti sarebbe come far calzare lo stesso paio di scarpe a tutti: immaginate che dolore!
Nella realtà, ciò avviene solo in pochi centri veramente all’avanguardia e con tecnici estremamente preparati.
Nelle donne, variazioni ormonali e metaboliche differenziano il reclutamento neuromuscolare nel salto rispetto agli uomini:
in particolare i livelli ematici e serici di “T” (Testosterone) endogeno: 0.6 ng/mL per le donne e 4.6-8.0 ng/mL per gli uomini.
In effetti, a parità di prestazione nell’altezza di salto, le donne necessitano di un prestiramento (con contrazione eccentrica dei quadricipiti) maggiore degli uomini per eguagliare la performance maschile.
In aggiunta a tutto ciò, esercizi in Squat o in Pliometria con angolo al ginocchio molto chiuso - < 45° - utilizzati nei periodi di costruzione o di richiamo della forza, richiedono il reclutamento di un numero elevatissimo di U.M. (Unità Motorie) per il sollevamento del baricentro, causato dal fatto che a questa angolazione i ponti acto-miosinici lavorano in una posizione meccanica estremamente sfavorevole per la produzione di forza.
Il tutto può portare ad una maggiore usura delle fibrocartilagini articolari e ad una tendinopatia inserzionale del quadricipite, nonché ad uno stress del legamento crociato anteriore.
Nel salto e nell’atterraggio il reclutamento neuromuscolare maggiore avviene ad opera del quadricipite, in particolare con una forte pressione sul legamento crociato anteriore, mentre nell’uomo sono gli hamstrings con stress del legamento crociato posteriore ad offrire un più valido supporto al movimento del salto e dell’atterraggio.
La componente miogena che controlla l’angolo al ginocchio nel movimento di spinta verso l’alto e di resistenza in basso al suolo è prioritaria.
A questo proposito, dallo studio della Biomeccanica sappiamo che il Movimento è caratterizzato da: forza x (velocità angolare + angolo articolare), per cui una modificazione non fisiologica di anche uno solo di questi tre parametri creerà un deficit negli altri due; ad es. un calo di forza del quadricipite causato da una postura errata, ipertono degli antagonisti, eccessivo affaticamento, scompensi ormonali ecc..
L’equilibrio muscolare delle forze in gioco, nello specifico tra vasto mediale e vasto laterale, risulta essere un fattore critico e decisivo per l’instaurarsi di stress articolari della patella.
Premettendo che l’innervazione del muscolo quadricipite sia sempre la stessa – nervo Femorale L2-L3-L4- notiamo però che l’attivazione miogena del vasto mediale e del vasto laterale varia in relazione all’angolo articolare del ginocchio.
L’equilibrio posteriore tra i muscoli hamstrings risulta anch’esso decisivo in questa problematica.
Allo stesso modo sartorio, gracile, popliteo, tensore della fascia lata e grande gluteo devono essere esaminati in questo discorso.
Per capire meglio è necessario utilizzare una diagnosi differenziale.
Sartorio e quadricipite hanno una comune innervazione: nervo Femorale L2-L3-L4
TFL: nervo Gluteo superiore L4-L5-S1
Popliteo: nervo Tibiale L4-L5-S1-S2-S3
Gracile: nervo Otturatore L2-L3-L4
Hamstrings: nervo Sciatico L4-L5-S1-S2-S3
Grande gluteo: nervo Gluteo inferiore L5-S1-S2
In relazione alle algie patello-femorali ed alla debolezza del quadricipite con stress del legamento crociato anteriore nel sesso femminile, questi gli insulti identificati:
  • disfunzioni ascendenti podaliche
  • categoria pelvica 2 kinesiologica
  • torsione ileosacrale osteopatica
  • stress surrenalico associato ad ileo posteriore**
  • disfunzioni dell’ATM
  • carenza di Ca++ e Vit.D
  • sublussazione kinesiologica o lesione osteopatica della sinfisi pubica, anche associate ad ileo posteriore*
  • lesioni craniali e del MRP (Meccanismo Respiratorio Primario)
  • malassorbimento intestinale, in particolare stress del duodeno, digiuno, ileo
  • malinconia, apatia, grosse delusioni affettive
  • amenorrea, dismenorrea***
*: se in associazione a poliuria urgente, disuria, fastidi nell’area anche associati a diastasi da parto, è necessario normalizzare con opportune manovre la sinfisi pubica.
**: causato da eccesso ed abuso di bevande gassate, caffè, zucchero raffinato, carboidrati, dolci, come anche da super-allenamento Basedoviano e sue complicanze.
Il tutto porta a stress delle ghiandole surrenali ed ipoadrenia.
***: legati a forti tensioni emotive, disturbi viscerali-vertebrali o massa grassa < 17%
Che il problema sia supportato da esami di laboratorio o meno, sarebbe troppo semplice e superficiale fermarsi al sintomo, in questo caso il dolore lamentato dal soggetto: bisogna invece valutare l’organismo in toto per arrivare alla vera radice del problema.
In prima battuta la risoluzione del problema dipenderà dagli insulti riscontrati, dalla loro correzione e dalla buona volontà del soggetto nel seguire la terapia prescritta (che sia alimentare, strutturale o psicologica).
In seconda battuta è consigliato un rinforzo “settoriale” in palestra del vasto mediale o del vasto laterale, a seconda del caso, prima di riprendere l’attività agonistica.

Nessun commento:

Posta un commento